Non Ti Conviene EP – StonedMonkeys (Marti Stone & Daco)

Gli StonedMonkeys sono un gruppo Abruzzese, formato dalla giovane Mc Marti Stone (classe ’92) e dal producer Daco (’82), che da poco se ne sono usciti con un EP: Non ti conviene. L’EP può vantare le partecipazioni di artisti come MC Nill (con cui attualmente Marti sta scrivendo un Disco) e Mistero. Già dalle prime tracce il disco ti prende e coinvolge, scorrendo fluido grazie alle liriche della giovane Mc che in ogni traccia sa trasmetterti qualcosa e rinnovarsi, facendo cosi risaltare il disco come un qualcosa di vario e mai monotono! Gli argomenti trattati son diversi: dalla passione per questa musica, nel brano “IL MIO FOTTUTO RAP feat Mc Nill“, allo steretipo della rapper donna PUTTANA in “Puta Loca“, passando per il pezzo poetico, “In qualunque Verso feat Mistero“.
Nel complesso il lavoro è buono, i beat di DaCo (all’anagrafe Davide Corte), aggiungono quella freschezza in più che ci vuole, essendo i beat innovativi e proprio come i testi, mai ripetitivi. Voto: 8

Copertina:

Anche la copertina a mio avviso è qualcosa di originale, che sommato al resto rende l’EP un ottimo lavoro.

(Grafica a cura di Don D)

 

 

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IL MIO FOTTUTO RAP feat MC NILL:

Haters: tutti o nessuno?

Una domanda infinita posta dappertutto, su Youtube, nei blog e  in qualunque forum musicale, tutti sanno di non esserlo e tutti accusano quelli che non la pensano come loro di esserlo.  Stiamo parlando del problema degli Haters, un problema vero o solo una scusante per dimostrare agli altri di capire meglio la musica? Letteralmente vuol dire Odiare, odiare quello che non ti piace, odiare il successo altrui ma sopratutto odiare chi ti va contro.  Odiare? Una parola grandissima ma che rientra in ognuno di noi, penso che noi tutti abbiamo detto almeno una volta una frase del tipo “Quanto odio questo cantante” o “che schifo questa canzone, la odio” ma non per questo bisogna andarci contro, in quel momento diventa cercare di imporre i propri gusti accusando quelli altrui. In che modo? Mancando di rispetto, accusando il cantante senza un motivo valido o avvolte, molto spesso, senza un motivo, ed è giusto? Allora essere Haters o non essere Haters questo è il dilemma? Direbbe Amleto, è un essere o non essere così spaccato? Bianco o nero? No è una linea fine in qui tutti cadiamo, è una sfumatura di colori in cui rientriamo noi tutti, ognuno di noi è un Haters, non dipende dalla musica che sentiamo se è House, Rap o Rock, siamo tutti Haters, non scappa nessuno.
CinderellaMan.

Intervista di MastaFive per Rap Nostrano.

Oggi abbiamo intervistato un grande personaggio: Johnny MastroCinque in arte MastaFive, ideatore, insieme a Dj Double S del Tecniche Perfette, giudice a Spit e direttore artistico della Tempi Duri Records.
L’intervista è abbastanza lunga, ma vale la pena leggerla per capire a fondo un personaggio come MastaFive. Ecco l’intervista:

Ciao MastaFive. La maggior parte della gente ti conosce soprattutto perchè hai fatto il giudice a Spit, dimenticandosi che tu insieme a Double S nel 2003 avete dato vita a uno dei più grandi contest di freestyle Nostrani. Com’è nata l’idea?

Beh diciamo che la mia carriera inizia nel 92 come organizzatore di Jam e nel 94 feci il mio primo lavoro musicale, fino ad approdare a Maury B e successivamente ai Gate Keepaz di cui ero il BeatMaker\Produttore con Deal, storico gruppo di fine millennio scorso.
Io e Double S ci conosciamo proprio da quella prima Jam del 92 e quando nel 2003 mi proposero di organizzare per una manifestazione del comune di Moncalieri (provincia di Torino) tirai fuori dal cilindro questa idea che mi frullava dal l’ultima edizione del Mic Check (storica Jam di freestyle organizzata da Walterix e Maury  nella quale diedi una mano nella realizzazione, l’idea era un campionato nazionale dei migliori improvvisatori. Anche non conosciuti.
Insomma l’idea era dietro l’angolo, 6 mesi dopo infatti ci fu il primo 2 the Beat e 2 mesi ancora uscì 8Mile.
Il T.P. (il cui nome riprende una traccia proprio dei Gate Keepaz) ha continuato dedicandosi sopratutto alle nuove leve, mentre il 2 the beat è stato diciamo la champions legue dove si battevano i migliori e sopratutto conosciuti MC’s.
Quindi era quasi destino che la formula si espandesse. Chiesi a Double S di essere il dj ufficiale per aumentare il valore della battle per gli MC . Avere uno dei migliori a suonarti le basi non è da tutti i giorni.

Come è nata la partecipazione a Spit? e com’ stata l’esperienza?
Il format è da un tot di anni che girava per le scrivanie dei vari network, autori, produttori etc.etc. finché non è finito in mano alla casa di produzione del Format “In Italia” con Fabrifibra. Così venni contattato proprio per il discorso che ormai l’unica network longevo e solido era quello del tecniche (si parla di due anni fa) e così nel febbraio 2011 cominciammo a pensare alla realizzazione. inizialmente ero solo un consulente dopodiché quando venne fuori il quesito di chi dovesse essere in giuria mi chiesero di metterci la faccia.
All’inizio non accettai sopratutto perché il format non era prettamente Hip Hop, ma poi non trovando altre soluzioni credibili mi trovai costretto ad accettare , altrimenti avrebbero messo qualcuno non in grado ancora peggio.
Già così le polemiche dei puristi erano molte figurati se ci mettevano questo o quel personaggio, sarebbe stato il vietnam.
Ma alla fine dopo la prima puntata ho capito che il posto giusto per me era proprio la, il tutto è stato davvero il più fedele possibile e reale, per quanto in TV devi fare un programma TV e non un documentario sul Hip Hop.Ma la possibilità di dire determinate cose, in certi momenti, ma sopratutto aver dato la possibilità di far conoscere MC validi in prima serata mi rende solo orgoglioso del mio lavoro.

Come e quando ti sei avvicinato all’ambiente Hip Hop?
Inizialmente ero un semplice tastierista, suonavo in gruppi rock, poi mi innamorai dei giradischi perché gia allora nel 1990\1991 ero un collezionista (ma ascoltavo della musica merdosissima) mi presi bene dell’House per poi passare ai primi dischi rap che passavano in radio, per poi specializzarmi solo in quello. Iniziai come breaker così scoprii il funk, il campionatore e che le due cose potevano mischiarsi con i miei accordi, così nel 1993 dopo due demo marcissime ho cominciato a girare le Jam e suonai per la prima volta del Rap grazie a DJ CIso (R.I.P.) nell’estate del 94 il quale mi diede la possibilita di suonare per quasi un ora a fine serata (La discoteca era l’ MGM di Jesolo) per chi sa di chi parlo e conosce i luoghi sa che sto raccontando una cosa che sa di leggendario ormai.
L’ Hip Hop come cultura venne due anni dopo, per me prima era solo musica e basta. Nel 95 ascoltavo molto Hip Hop e uscirono da Torino i Next DIffusion, che finalmente avevano quei testi e quei suoni che cercavo da tempo in un disco Italiano. Nextone insieme a Maury B e Left Side mi stimolarono a scoprire di più oltre al lato musicale.
Anche se il mio percorso inizio un annetto prima a spaccarmi la testa per tradurre i dischi di A.T.C.Q. , Public Enemy, Run DMC ma sopratutto Beasty Boys.

Cosa ne pensi di questa nuova generazione di rapper che invece di fare le sue prime esperienze da Mc producendo demo e sbattendosi per trovare un produttore le affronta troppo spesso dietro un pc?
Che è del tutto normale, è il segno dei tempi. La comunicazione è veloce, i contenuti sono difficili da selezionare perché sono talmente tanti che ormai per come la vedo io, se non sei nel contenitore giusto, la gente non sa più avere il senso critico, sia personale che generale.
E’ impossibile, c’è troppa roba. La roba di qualità si confonde nel marasma.
Non penso che i ragazzini siano stupidi.
Dico che prendono esempio da ciò che li circonda, quindi se uno ha qualcosa di buono ed è riconosciuto come tale, non si deve più precludere canali o situazioni, deve uscire a tutti i costi.
Dobbiamo circondare tutti…ahahah
Poi sarà la gente a fare un distinguo.
Credo che questo stia già accadendo.
Poi il discorso gavetta è da applicare a qualsiasi cosa nella vita, non solo nella musica. Senza gavetta non vai da nessuna parte e davvero non sai un cazzo di quello che ti accade.
Perché poi vengono fuori certi pasticci, che davvero rendono ridicola tutta la situazione.
il bimbominchia-rap come viene chiamato è sempre esistito solo che una volta per farti sentire o andavi nei posti e poi prendevi la tua kilata di merda e tornavi a casa a studiare o ti facevi il culo e poi cominciavi a girare seriamente, ora è più facile farsi sentire e tutti quelli che hanno voglia di farlo lo fanno.
Non trovo sia sbagliato, perché un percorso lo devi fare sempre con un primo passo, ma almeno decidere come camminare sarebbe più consono.

Hai rimpianti nella tua carriera? Se potessi cosa cambieresti?
Nessuno. Non cambierei una virgola, anzi prenderei forse certe decisioni molto prima. ma come dicevo certe cose non le fai se non sai come farle.

Ultima domanda, Quando un Mc, secondo te, inizia, come spesso si dice, ad abbandonare l’underground e diventare commerciale?
Quando vende la sua musica.
Che la paghi un ero da Bandcamp o 9,90 da itunes, quando c’è un codice a barre sul tuo CD, quando lo vendi anche a 3 euro.
La musica dentro può riprodurre all’ infinito la matrice iniziale americana o essere in cassa dritta, se decidi di registrare e divulgare la tua musica.
Quando mi dicono che lo fanno per l’ “Hip Hop” mi fanno ridere. Tutti.
Lo fai per farti sentire, per dire a questo mondo “esisto”.
Quando è di qualità e la gente te lo compra, ti da la possibilità di mangiarci un panino o di pagarti le spese del secondo lavoro.
Se lo metti freedownload lo fai per farti sentire e collezionare ascolti.
Altrimenti se lo fai davvero per un valore “astratto” lo fai come cazzo ti pare, lo condividi, non lo condividi.. cazzi tuoi.
lo fai e se lo vogliono sentire devono venire a casa tua, se hai voglia di aprire la porta.
KRS 1 in Hip Hop lives, dice “noi vendiamo la musica per continuare a fare Hip Hop” se lui non vendesse più un disco, dovrebbe trovarsi un lavoro diverso per campare.
Ci sono radici importanti e fondamentali nella musica e sopratutto nella cultura Hip Hop e quelle distinguono i frutti di un certo tipo, che non saranno mai la replica della radici ma una sua conseguenza.
Il Rap non è l’ Hip Hop, l’ Hip Hop è il rap e un sacco di altre cose.
Fare Hip Hop è ben diverso dall’ essere Hip Hop, se ti senti di essere in “famiglia” ad un jam, tu sei Hip Hop, non c’è un cazzo da sapere d’altro, ma se fai Hip Hop… c’è tantissimo da sapere e io sono uno di quelli che ritiene di non essere arrivato ad un quarto di quello che c’è da sapere.
Ecco forse questa è l’unica vera differenza tangibile.
Underground e commerciale sono solo due definizioni per distinguere una cosa che ormai nel 2012 non ha più senso.
Come dicevamo nella domanda precedente, con internet partiamo tutti dalla stessa potenzialità.
La bella Musica e il buon gusto sono ancora un altro paio di maniche.

E PER QUEST’ULTIMA RISPOSTA VOGLIO UN GRANDE BIG UP! DA TUTTI!!
Ringraziamo MastaFive per la disponibilità e ricordiamo a tutti che se volete news su di lui o sull’etichetta per cui lavora potete trovarle a questi indirizzi.

MASTAFIVE:  http://www.mastafive.com/
TEMPI DURI: www.tempidurirecords.it
BM: www.bmrecords.eu

Club dogo – Noi siamo il club

E’ uscito il 5 giugno il nuovo disco dei Club Dogo dopo un anno e mezzo di attesa in cui Guè Pequeno e Don Joe si sono dedicati ai loro progetti da solisti. “Noi siamo il club” è stato anticipato da tre tracce: “Cattivi esempi”, “Chissenefrega (in discoteca)” e la title-track con Marracash “Noi siamo il club”. Queste tre anticipazioni hanno destato inizialmente timore tra i fan preoccupati da un cambiamento di stile dei Dogo con basi americane, ma soprattuto con testi indirizzati a lodare il loro successo alimentando ferocemente le critiche degli haters pronti sempre a scagliarsi contro il trio. Il 5 giugno sono stati tutti smentiti perchè il nuovo album ha ridato splendore al gruppo con pezzi impegnati, flow superbo di Jake e Guè e basi fresche e moderne, in pieno stile americano, di Don Joe. I featuring sono tutti di spessore e adatti all’album, si sono alternati i vari J Ax, Marracash, i Datura, Il Cile, Giuliano Palma, Ensi, Zuli, Emiliano Pepe, Power Francers e Carlo Lucarelli. I Club Dogo hanno puntato molto su questo album organizzando una serie di in store in tutta la penisola per incontrare i fan e autografare i dischi (hanno debuttato primi nella classifica FIMI e su Itunes) e sono già stati fissati alcuni live. Che dire, un album adatto alle aspettative che rilancia ancora una volta il rap italiano in classifica e consolida la forza del gruppo milanese sempre più amato dai fan e sempre più apprezzato dal pubblico in generale. Bravi ragazzi continuate cosi!  Cape

Droga Rap – Intervista a Rayden.

La pagina facebook “Droga Rap” ha da poco rilasciato un’intervista in esclusiva a Rayden, Mc degli OneMic. Rayden ha concesso di rispondere alle domande dell’intervista di cui noi ora riportiamo qualche pezzo:

La tua “Top Ten” di rap italiano la possiamo sentire grazie al pezzo omonimo, ma quali sono i 3 rapper che, con la loro musica, ti hanno fatto capire che volevi fare rap?
Mi sono avvicinato al rap grazie a J-Ax ma Bassi e Tormento quando avevo 14/15 anni erano i miei veri miti. Ricordo ancora dopo anni l’emozione per le prime volte in cui abbiamo lavorato assieme, è stato propriamente coronare un sogno per me.”

Dal disco emerge il tuo amore per le donne e per il calcio, che ne pensi degli ultimi scandali che si stanno susseguendo in questi giorni? Rimanendo in tema, qualche pronostico sugli Europei?
Io sono un amante di calcio ma non un tifoso in senso stretto. Proprio perchè il pianeta calcio ha perso credibilità in questi anni.Per questo amo guardare ogni tipo di partita per apprezzare le giocate, i colpi, le caratteristiche, le tattiche di gioco, quasi da addetto ai lavori ma non da tifoso, non ho questo trasporto emotivo di “fede calcistica” ormai da anni.Germania o Portogallo come sorpresa!!!”

“Sono usciti già tre video estratti dall’album (“Libertà”, “Su Mtv” e “Impressa”) che hanno riscosso un ottimo successo. Ci chiediamo come e se intendi promuovere ulteriormente “L’Uomo Senza Qualità”.
Assolutamente, a livello di video ne abbiamo programmati al 100% altri 3, magari ne uscirà anche un quarto!!! State connessi alle mie pagine ufficiali!”

Rayden ha poi proseguito parlando della sua carriera con gli OneMic, dei progetti futuri e altri temi che potete scoprire solo leggendo l’intervista su Droga Rap.

Frana – La tua voce EP.

Il 4 maggio 2012 Francesco Mele in arte Frana inizia il suo viaggio  nel mondo di internet con il suo EP “La Tua Voce“. In una parola?  Originale, un cd che ti prende subito senza giri di parole già dalla intro. Tocca molti  temi dal voler cancellare una vita nella canzone “Vorrei Cancellare“, al spiegare la sua infanzia, la sua crescita e la sua maturazione della canzone “La Mia Vita“. Il più grande merito che do al cantante Napoletano è il modo in cui fa appassionare la gente alla sua storia. Pochi rimproveri, forse il flow sempre molto simile in tutte le canzoni potrebbe annoiare ma i temi sono sempre bellissimi e pieni di sentimento. Qui gioca bene il venticinquenne raccontando la sua vita come in una lettera facendo capire la sua storia della sua vita.
Alla sua vita infatti è dedicato il Cd, a una vita piena di vicissitudini dice lui, un EP che merita rispetto e che merita di essere ascoltato tutto dalla prima alla ultima traccia, un Cd che pouò piacere o non piacere ma questo non importa, l’importante è provare sempre e non arrendersi mai, vivere i cambiamenti e adattarsi a essi, anche perché viviamo in un paese in cui i cambiamenti ci stanno uccidendo, ci stanno cambiando e noi dobbiamo parlare e farci capire in modo distruttivo come una Frana e La Sua Voce, e un giorno chissà.. il 4 maggio è nata una nuova voce, la Nostra Voce che deve far rumore come una Frana.
CinderellaMan.
           Copertina                                     &                               Retro

                           

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Tutta Scena ( Odio & Riskio ) – DOLCEVITA MIXTAPE

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Artista: Tutta Scena (Odio & Riskio) + 2FP
Titolo: Dolce Vita
Anno: 2012
Etichetta: Nessuna
Voto: 7.5

I Tutta Scena ( Odio & Riskio ), crew campana, insieme all’amico 2FP se ne son da poco usciti con un MixTape che come anticipa il titolo, tratta in molte tracce della Dolce Vita ovvero alcol, droga e donne che sempre più spesso viene accostata alla BELLA vita, ma che non sempre coinncide con essa, come vogliono sottolineare loro nel disco. Una delle cose insolite del disco è la traccia n. 4 che parla di droga. “Parla di droga? E che c’è di strano?” direte voi, la cosa strana è che il pezzo incita a NON far uso di droghe, ripetendo più volte “Prima di ammazzarti sappi che la vita è una, Prima di drogarti sappi che la vita è una”, il che è una cosa insolita per artisti della scena Rap che col passare degli anni raccontano sempre più nelle canzoni di come si sballano la sera prima con alcol e droghe. Nel complesso il MixTape è un buon lavoro, ottimo direi e la partecipazione di 2FP aggiunge un valido elemento al MixTape che con flow e metriche azzeccate non lascia spazio per le critiche.
Scaricate il MixTape e supportate!

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Piranha.

TROUPE D’ELITE EP – Molto flow, ma pochi contenuti.

E’ uscito da pochi giorni il nuovo EP della Troupe d’Elite, cinque tracce in cui si alternano al mic Ghali Foh, Er Nyah e Maite, le produzioni sono affidate a Fonzi beat, Don Joe e Icaro Tealdo. Ghali foh e Er Nyah sono ricchi di talento, si destreggiano bene con l’extrabeat e seguono alla perfezione la metrica, nulla da discutere sul loro flow anche se peccano sui temi trattati,perché la loro goliardia spesso fa da padrona e abusano della parola swag ripetuta in ogni pezzo più di una volta. Discorso a parte per Maite, giovane cantante/rapper, che in questo disco si sfoga per le critiche ricevute e tira fuori tutta la sua grinta, con rime più semplici e leggere fino a pezzi più impegnati come “La fame e la sete”, può ancora migliorare nel rappare ma ha una bella voce e la sua conoscenze delle lingue la aiuta molto perché utilizza anche l’inglese nei suoi pezzi. Le basi di Fonzi beat sono fresche e potenti, daltronde il suo maestro è Don Joe quindi ci possiamo aspettare solo il meglio da questo ragazzo. La TDE è entrara in Tanta Roba, la label di Guè Pequeno e dj Harsh, e lo hanno annunciato in contemporanea con l’uscita del singolo che ha anticipato l’EP “Non capisco una mazza”, non molto apprezzato su youtube e in rete. L’EP è complessivamente accettabile anche se possono migliorare nella scelta dei temi da trattare, solo cosi potranno convincere anche i più scettici perchè il talento non manca, ma è come un diamante grezzo e va ancora lavorato. Cape

Scarto – 16 Anni MixTape.

Ieri è uscito il MixTape di un giovane mc: Scarto. Il Tape ,che io personalmente ho ascoltato, contiene 10 tracce, 8 delle quali prodotte da Scarto stesso (cosa abbastanza insolita nella scena rap). Nel complesso è un buon lavoro e le track sono varie: vanno da quella sull’adolescenza, a quella sul Joint (o canna), passando per quella di denuncia sociale. Buoni anche i featuring, fra cui spicca specialmente quello di Nevio. Supportate i giovani Mc’s! Di seguito copertina e retro e link per il download! Supported.

COPERTINA                        &                             RETRO

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