Oggi abbiamo intervistato un grande personaggio: Johnny MastroCinque in arte MastaFive, ideatore, insieme a Dj Double S del Tecniche Perfette, giudice a Spit e direttore artistico della Tempi Duri Records.
L’intervista è abbastanza lunga, ma vale la pena leggerla per capire a fondo un personaggio come MastaFive. Ecco l’intervista:
Ciao MastaFive. La maggior parte della gente ti conosce soprattutto perchè hai fatto il giudice a Spit, dimenticandosi che tu insieme a Double S nel 2003 avete dato vita a uno dei più grandi contest di freestyle Nostrani. Com’è nata l’idea?
Beh diciamo che la mia carriera inizia nel 92 come organizzatore di Jam e nel 94 feci il mio primo lavoro musicale, fino ad approdare a Maury B e successivamente ai Gate Keepaz di cui ero il BeatMaker\Produttore con Deal, storico gruppo di fine millennio scorso.
Io e Double S ci conosciamo proprio da quella prima Jam del 92 e quando nel 2003 mi proposero di organizzare per una manifestazione del comune di Moncalieri (provincia di Torino) tirai fuori dal cilindro questa idea che mi frullava dal l’ultima edizione del Mic Check (storica Jam di freestyle organizzata da Walterix e Maury nella quale diedi una mano nella realizzazione, l’idea era un campionato nazionale dei migliori improvvisatori. Anche non conosciuti.
Insomma l’idea era dietro l’angolo, 6 mesi dopo infatti ci fu il primo 2 the Beat e 2 mesi ancora uscì 8Mile.
Il T.P. (il cui nome riprende una traccia proprio dei Gate Keepaz) ha continuato dedicandosi sopratutto alle nuove leve, mentre il 2 the beat è stato diciamo la champions legue dove si battevano i migliori e sopratutto conosciuti MC’s.
Quindi era quasi destino che la formula si espandesse. Chiesi a Double S di essere il dj ufficiale per aumentare il valore della battle per gli MC . Avere uno dei migliori a suonarti le basi non è da tutti i giorni.
Come è nata la partecipazione a Spit? e com’ stata l’esperienza?
Il format è da un tot di anni che girava per le scrivanie dei vari network, autori, produttori etc.etc. finché non è finito in mano alla casa di produzione del Format “In Italia” con Fabrifibra. Così venni contattato proprio per il discorso che ormai l’unica network longevo e solido era quello del tecniche (si parla di due anni fa) e così nel febbraio 2011 cominciammo a pensare alla realizzazione. inizialmente ero solo un consulente dopodiché quando venne fuori il quesito di chi dovesse essere in giuria mi chiesero di metterci la faccia.
All’inizio non accettai sopratutto perché il format non era prettamente Hip Hop, ma poi non trovando altre soluzioni credibili mi trovai costretto ad accettare , altrimenti avrebbero messo qualcuno non in grado ancora peggio.
Già così le polemiche dei puristi erano molte figurati se ci mettevano questo o quel personaggio, sarebbe stato il vietnam.
Ma alla fine dopo la prima puntata ho capito che il posto giusto per me era proprio la, il tutto è stato davvero il più fedele possibile e reale, per quanto in TV devi fare un programma TV e non un documentario sul Hip Hop.Ma la possibilità di dire determinate cose, in certi momenti, ma sopratutto aver dato la possibilità di far conoscere MC validi in prima serata mi rende solo orgoglioso del mio lavoro.
Come e quando ti sei avvicinato all’ambiente Hip Hop?
Inizialmente ero un semplice tastierista, suonavo in gruppi rock, poi mi innamorai dei giradischi perché gia allora nel 1990\1991 ero un collezionista (ma ascoltavo della musica merdosissima) mi presi bene dell’House per poi passare ai primi dischi rap che passavano in radio, per poi specializzarmi solo in quello. Iniziai come breaker così scoprii il funk, il campionatore e che le due cose potevano mischiarsi con i miei accordi, così nel 1993 dopo due demo marcissime ho cominciato a girare le Jam e suonai per la prima volta del Rap grazie a DJ CIso (R.I.P.) nell’estate del 94 il quale mi diede la possibilita di suonare per quasi un ora a fine serata (La discoteca era l’ MGM di Jesolo) per chi sa di chi parlo e conosce i luoghi sa che sto raccontando una cosa che sa di leggendario ormai.
L’ Hip Hop come cultura venne due anni dopo, per me prima era solo musica e basta. Nel 95 ascoltavo molto Hip Hop e uscirono da Torino i Next DIffusion, che finalmente avevano quei testi e quei suoni che cercavo da tempo in un disco Italiano. Nextone insieme a Maury B e Left Side mi stimolarono a scoprire di più oltre al lato musicale.
Anche se il mio percorso inizio un annetto prima a spaccarmi la testa per tradurre i dischi di A.T.C.Q. , Public Enemy, Run DMC ma sopratutto Beasty Boys.
Cosa ne pensi di questa nuova generazione di rapper che invece di fare le sue prime esperienze da Mc producendo demo e sbattendosi per trovare un produttore le affronta troppo spesso dietro un pc?
Che è del tutto normale, è il segno dei tempi. La comunicazione è veloce, i contenuti sono difficili da selezionare perché sono talmente tanti che ormai per come la vedo io, se non sei nel contenitore giusto, la gente non sa più avere il senso critico, sia personale che generale.
E’ impossibile, c’è troppa roba. La roba di qualità si confonde nel marasma.
Non penso che i ragazzini siano stupidi.
Dico che prendono esempio da ciò che li circonda, quindi se uno ha qualcosa di buono ed è riconosciuto come tale, non si deve più precludere canali o situazioni, deve uscire a tutti i costi.
Dobbiamo circondare tutti…ahahah
Poi sarà la gente a fare un distinguo.
Credo che questo stia già accadendo.
Poi il discorso gavetta è da applicare a qualsiasi cosa nella vita, non solo nella musica. Senza gavetta non vai da nessuna parte e davvero non sai un cazzo di quello che ti accade.
Perché poi vengono fuori certi pasticci, che davvero rendono ridicola tutta la situazione.
il bimbominchia-rap come viene chiamato è sempre esistito solo che una volta per farti sentire o andavi nei posti e poi prendevi la tua kilata di merda e tornavi a casa a studiare o ti facevi il culo e poi cominciavi a girare seriamente, ora è più facile farsi sentire e tutti quelli che hanno voglia di farlo lo fanno.
Non trovo sia sbagliato, perché un percorso lo devi fare sempre con un primo passo, ma almeno decidere come camminare sarebbe più consono.
Hai rimpianti nella tua carriera? Se potessi cosa cambieresti?
Nessuno. Non cambierei una virgola, anzi prenderei forse certe decisioni molto prima. ma come dicevo certe cose non le fai se non sai come farle.
Ultima domanda, Quando un Mc, secondo te, inizia, come spesso si dice, ad abbandonare l’underground e diventare commerciale?
Quando vende la sua musica.
Che la paghi un ero da Bandcamp o 9,90 da itunes, quando c’è un codice a barre sul tuo CD, quando lo vendi anche a 3 euro.
La musica dentro può riprodurre all’ infinito la matrice iniziale americana o essere in cassa dritta, se decidi di registrare e divulgare la tua musica.
Quando mi dicono che lo fanno per l’ “Hip Hop” mi fanno ridere. Tutti.
Lo fai per farti sentire, per dire a questo mondo “esisto”.
Quando è di qualità e la gente te lo compra, ti da la possibilità di mangiarci un panino o di pagarti le spese del secondo lavoro.
Se lo metti freedownload lo fai per farti sentire e collezionare ascolti.
Altrimenti se lo fai davvero per un valore “astratto” lo fai come cazzo ti pare, lo condividi, non lo condividi.. cazzi tuoi.
lo fai e se lo vogliono sentire devono venire a casa tua, se hai voglia di aprire la porta.
KRS 1 in Hip Hop lives, dice “noi vendiamo la musica per continuare a fare Hip Hop” se lui non vendesse più un disco, dovrebbe trovarsi un lavoro diverso per campare.
Ci sono radici importanti e fondamentali nella musica e sopratutto nella cultura Hip Hop e quelle distinguono i frutti di un certo tipo, che non saranno mai la replica della radici ma una sua conseguenza.
Il Rap non è l’ Hip Hop, l’ Hip Hop è il rap e un sacco di altre cose.
Fare Hip Hop è ben diverso dall’ essere Hip Hop, se ti senti di essere in “famiglia” ad un jam, tu sei Hip Hop, non c’è un cazzo da sapere d’altro, ma se fai Hip Hop… c’è tantissimo da sapere e io sono uno di quelli che ritiene di non essere arrivato ad un quarto di quello che c’è da sapere.
Ecco forse questa è l’unica vera differenza tangibile.
Underground e commerciale sono solo due definizioni per distinguere una cosa che ormai nel 2012 non ha più senso.
Come dicevamo nella domanda precedente, con internet partiamo tutti dalla stessa potenzialità.
La bella Musica e il buon gusto sono ancora un altro paio di maniche.
E PER QUEST’ULTIMA RISPOSTA VOGLIO UN GRANDE BIG UP! DA TUTTI!!
Ringraziamo MastaFive per la disponibilità e ricordiamo a tutti che se volete news su di lui o sull’etichetta per cui lavora potete trovarle a questi indirizzi.
MASTAFIVE: http://www.mastafive.com/
TEMPI DURI: www.tempidurirecords.it
BM: www.bmrecords.eu